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Comincio dal principio, o dal fondo, a seconda dei punti di vista. Quello in cui, magicamente, chiunque possieda un guinzaglio, due cani e un profilo Instagram si autoproclama “educatore cinofilo”, magari con la stessa convinzione con cui un turista a Roma si dichiara “esperto d’arte” dopo aver fotografato il Colosseo.
C’Γ¨ una certa poesia in tutto questo: la libertΓ  di chi si improvvisa, la passione che si trasforma in “lavoretto”, e il glorioso caos di un settore dove troppo spesso la competenza Γ¨ un optional e la professionalitΓ … un dettaglio decorativo.
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L’hobbysta Γ¨ l’anima romantica del settore.
Ama i cani, legge articoli online, e si vanta di “capirli” perchΓ© il suo “Fuffi” lo guarda con occhi intelligenti. Ogni tanto addestra il cane del vicino, e quando qualcuno osa chiedergli una ricevuta, lui ride: “Ma no, lo faccio per passione!”.
Un santo moderno, insomma. Peccato che, dietro il mantello dell’altruismo, spesso si nasconda la classica scusa per non studiare, non formarsi e, soprattutto, non assumersi responsabilitΓ .
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Poi c’Γ¨ il professionista della mezza via: quello che lavora davvero, ma non del tutto.
Ha forse seguito un corso (online, ovviamente, in offerta), ha un logo fatto su Canva e un giubbotto con scritto “DOG TRAINER” che mette anche per andare a prendere il pane.
Lavora la sera o nei weekend, “tanto ho giΓ  un altro lavoro fisso”.
È il cinofilo con il piede in due staffe: sogna di vivere di cani, ma non vuole rischiare davvero. E quando gli parli di INPS, assicurazioni o aggiornamento professionale, ti guarda come se gli avessi proposto di investire in lingotti d’uranio.
πΏπ‘–π‘£π‘’π‘™π‘™π‘œ 3: 𝑖𝑙 π‘ƒπ‘Ÿπ‘œπ‘“π‘’π‘ π‘ π‘–π‘œπ‘›π‘–π‘ π‘‘π‘Ž πΆπ‘’π‘Ÿπ‘‘π‘–π‘“π‘–π‘π‘Žπ‘‘π‘œ
E poi c’Γ¨ lui: il professionista vero.
Quello che si Γ¨ formato, certificato, assicurato e che ogni tanto — udite udite — guadagna davvero.
Quello che paga le tasse, rilascia fatture e parla con veterinari e enti pubblici senza sembrare un alieno.
Un raro esemplare in via d’estinzione, perchΓ© la competenza, nel nostro Paese, pare ancora un lusso piΓΉ che una necessitΓ .
π΄π‘‘π‘‘π‘’π‘›π‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’, π‘‘π‘–π‘ π‘π‘™π‘Žπ‘–π‘šπ‘’π‘Ÿ: il sottoscritto Γ¨ un Certificato UNI e un Certificatore per FCC Italia, azienda leader in Italia per la vocazione unica al segmento cinotecnica (per intenderci, non certificano un cinofilo e al tempo stesso la conformitΓ  di uno sciacquone del bagno). Tuttavia, proprio per la serietΓ  e l'impegno prima etico e poi deontologico, ve lo dico, cosΓ¬ da non alimentare sterili accuse da marchettaro. π‘€π‘Žπ‘Ÿπ‘β„Žπ‘’π‘‘π‘‘π‘Žπ‘Ÿπ‘œ π‘–π‘œ? π·π‘œπ‘£π‘’ π‘£π‘Žπ‘‘π‘œ π‘π‘’π‘ π‘ π‘œ π‘π‘œπ‘– 𝑝𝑖𝑒𝑑𝑖...
Il professionista serio non ha paura di dire: “Questo intervento ha un costo”.
GiΓ , perchΓ© la professionalitΓ  costa — ma l’improvvisazione, alla lunga, costa molto di piΓΉ.

Articolo a cura di Massimiliano Macera, Security Manager e Formatore Cinofilo specializzato.

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